Migliaia di coppie in tutta Europa si trovano quotidianamente ad affrontare il problema di fare convivere sotto uno stesso tetto (e in una stessa camera da letto) orari anche molto differenti per quanto riguarda il ciclo sonno/veglia. Lavori notturni, turni che cambiano di settimana in settimana, sedi di lavoro che richiedono ore di viaggio per essere raggiunte, e ancora la cura dei figli, della casa, le trasferte e molto altro mettono a dura prova la speciale routine del sonno in coppia, una routine davvero importante – spiegano gli esperti – per la buona salute di una relazione fra partner.
E gli orari inconciliabili non sono tutto: la sveglia alle quattro del mattino del vostro partner potrebbe non essere l’unico elemento di disturbo dei vostro meritato riposo! Risvegli notturni, russamento, incubi, insonnia o sonnambulismo, sonno agitato, movimenti continui o semplicemente attitudini al sonno differenti (c’è chi è “gufo” e chi è “allodola”) sono altri fenomeni ancora che spesso minano il sonno in coppia.
Come fare fronte a una simile situazione? Ecco qualche consiglio dagli esperti!
ACCETTARE (E AFFRONTARE) LA SITUAZIONE!
La grande maggioranza degli esperti è concorde: è necessario accettare che il vostro partner non abbia necessariamente bisogno di dormire lo stesso numero di ore e negli stessi vostri orari!
Comprendere e accettare le differenze fra partner è il primo passo verso una relazione serena e duratura.
Non facciamoci quindi prendere da paure o timidezza nell’esprimere chiaramente le nostre necessità e preferenze in fatto di riposo, e affrontiamo apertamente con il nostro partner la questione, per trovare insieme una soluzione che soddisfi entrambi (una pratica, questa, che fa bene a tutti gli aspetti di una relazione, e non solo al sonno in coppia!)
CORICARSI OPPURE ALZARSI INSIEME
Se uno dei due partner necessita di meno ore di sonno rispetto all’altro, oppure ha orari anche molto differenti (oppure non ha orari regolari), è pur sempre possibile fare una scelta: andare a dormire oppure alzarsi insieme.
Certo, si tratta di una scelta che impone un compromesso ad uno se non ad entrambe i partner, e la modifica dei propri orari di addormentamento o di risveglio può necessitare di qualche tempo per essere bene assimilata, ma i benefici saranno notevoli e duraturi, non solo per il sonno in coppia, ma anche in termini di comfort, sensazione di stabilità e armonia nelle dinamiche fra partner.
RESTARE ACCANTO AL PARTNER FINCHÉ NON SI ADDORMENTA
Andare a letto nello stesso momento favorisce l’intimità: le conversazioni con la testa sul cuscino, le coccole, i rapporti sessuali e tutto ciò che aiuta le coppie a rafforzarsi.
Anche se non hai alcuna voglia di addormentarti alla stessa ora del tuo partner, puoi sempre accompagnarlo o accompagnarla nel letto e trascorrere qualche momento insieme. Quando lei o lui sarà fra le braccia di Morfeo, potrai riprendere le tue attività finché non sarò il tuo momento di andare a dormire.
MIGLIORARE “L’AMBIENTE” DI RIPOSO
Ci sono molte cose che possiamo fare per rendere più piacevole il nostro riposo a due!
Se ad esempio la nostra sveglia deve suonare proprio nel momento del sonno più profondo del partner, scegliamone una poco violenta o invadente, e soprattutto, scegliamola insieme! Simulatori di luce dell’alba, sveglie che vibrano o che emettono cinguettii o melodie piacevoli, la scelta oggi è davvero ampia e troveremo senz’altro la soluzione che non disturberà il sonno della persona che amiamo.
E se il problema non è la sveglia ma il partner che russa, scegliamo insieme di non soffrire utilizzando entrambi alcuni dei tantissimi rimedi che le nuove tecnologie mettono a disposizione sia per chi russa che per chi con un “russatore” condivide le proprie notti (anche i più semplici tappi per orecchie posso fare miracoli!).
Così dicasi per i “sonni agitati”. Se uno dei partner durante la notte si muove e cambia spesso posizione, un nuovo materasso più grande e che sia in grado di assorbire i movimenti e non di “propagarli”, ci sarà senz’altro di grandissimo aiuto.
E se nessuna soluzione sembra venirci in aiuto, poiché i motivi di disturbo reciproco vanno al di là delle nostre possibilità di risoluzione, possiamo pur sempre valutare di…
DORMIRE IN LETTI O IN STANZE SEPARATE
Una soluzione certo drastica e spesso temuta dalle coppie (soprattutto italiane), ma da valutare senz’altro se il vostro benessere di riposo è messo in pericolo dal riposare in coppia!
“Non c’è nulla di male nel riposare in camere separate. Se questo consente a ciascun partner di godere delle proprie ore di riposo, è senz’altro un’opzione da prendere in considerazione, soprattutto se la coppia è in grado di ritrovarsi e incontrarsi in altri momenti e situazioni”, spiega il dottor Warner-Cohen, psicologo del network Northwell Health di New York.
Possiamo ad esempio fare delle semplici prove, e dormire in letti separati oppure in stanze differenti solo per un breve periodo, per testare quale possa essere la soluzione migliore e che ci mette a nostro agio, senza costringerci a perdere eccessive ore di sonno per colpa del partner ma nemmeno a dolorose separazioni forzate!
Facciamo delle prove, insomma, e ricordiamoci che nessuna soluzione è definitiva, potremo sempre tornare a dormire in coppia quando le condizioni ce lo consentiranno.
IN CONCLUSIONE
La miglior cosa da fare, secondo Meir Kryger, specialista presso la facoltà di medicina di Yale, è rendere il nostro benessere di riposo una priorità!
“Se le vostre ore di sonno sono carenti o di cattiva qualità a causa del vostro partner – spiega – sarete stanchi e di cattivo umore per tutta la giornata, andando a peggiorare anche la qualità delle vostre attività quotidiane, e di fronte a questa situazione è necessario agire! Per una coppia, non è sufficiente essere “affiatati” durante il giorno, è necessario esserlo anche durante la notte e le ore di sonno!”.
Fonte: HuffPost USA, What To Do If Your Partner Has Totally Different Sleep Habits